L’obiettivo di questo articolo è introdurre e spiegare i diversi oggetti di contabilizzazione del Controllo di Gestione, che approfondiremo nei prossimi articoli.
Nei precedenti articoli, abbiamo parlato della Contabilità Analitica come un sistema di controllo in cui tutti i costi e ricavi dell’azienda vengono assegnati a una specifica area organizzativa o alla produzione di un prodotto o servizio (se vuoi approfondire, ti suggerisco di leggere “Settore Aziendale e Contabilità dei Costi”, “Contabilità Industriale e Analisi dei Costi”). Il suo scopo principale è consentire un controllo di gestione efficace, superando i limiti della contabilità generale, che è troppo sintetica e aggregata per supportare le decisioni strategiche della direzione aziendale.
Ogni costo sostenuto dall’azienda può essere visto come:
- Costo-uscita: uscita monetaria o finanziaria per l’acquisto di un bene o servizio, tipico della contabilità generale (dove i costi sono classificati per natura).
- Costo-imputazione: attribuzione del costo sostenuto a specifici oggetti (aree gestionali o funzionali), tipico della contabilità analitica (dove i costi sono classificati per destinazione).
I costi aziendali possono essere classificati in base a:
- Linee di Prodotto o Servizio
- Aree Geografiche in cui l’azienda opera
- Attività specifiche svolte all’interno dell’azienda (es. produzione, distribuzione, marketing, amministrazione, ricerca e sviluppo)
Questi costi possono essere attribuiti a uno o più oggetti del Controllo di Gestione, per monitorarne l’andamento, la redditività e il controllo del budget che il Management può decidere di impostare per i diversi fini aziendali.
Gli oggetti del Controllo di Gestione utilizzabili in SAP sono:
- Centri di costo: per sapere dove hanno avuto origine i costi e tracciare l’area funzionale responsabile.
- Ordini Interni: per gestire i costi e ricavi di un progetto/evento per un tempo limitato.
In SAP sono ordini interni, con delle caratteristiche e funzionalità specifiche, anche i seguenti oggetti:
- Ordini di Produzione
- Ordini di manutenzione e di servizio
- Ordini di Controllo qualità
- Analisi della Profittabilità (CO–PA): per effettuare analisi di marginalità dinamiche.
- Posizione dell’ordine di vendita: per analisi di marginalità specifiche e dettagliate per ciascun ordine cliente.
- Progetti: per gestire costi e ricavi di progetti caratterizzati da alto rischio, obiettivi precisi, durata limitata e importanza strategica. Nei progetti, gli oggetti di costo sono rappresentati dagli elementi WBS e dalle operazioni network.
La Contabilità per Centri di Costo (“Cost Center”)
La contabilità per centri di costo è un approccio gestionale usato dalle aziende per monitorare e controllare i costi operativi associati a specifiche divisioni, reparti o attività all’interno dell’organizzazione.
Gli obiettivi principali sono:
- Monitoraggio dei Costi: Misurare e monitorare i costi associati a ciascun centro di costo per identificare le variazioni e prendere misure correttive.
- Attribuzione dei Costi: Allocare accuratamente i costi diretti e indiretti a ciascun centro di costo.
- Controllo del Budget: Comparare i costi effettivi con i budget pianificati e identificare eventuali variazioni per azioni correttive.
- Analisi delle Prestazioni: Analizzare le prestazioni dei centri di costo per identificare inefficienze e migliorare la gestione dei costi.
L’implementazione della Contabilità per Centri di Costo richiede una chiara definizione dei centri di costo e delle attività associate, nonché l’allocazione accurata dei costi diretti e indiretti. Un centro di costo può rappresentare un reparto, una divisione, un prodotto o un’unità organizzativa. La loro gestione è indispensabile per conoscere quante e quali risorse economico-finanziarie assorbe ciascun reparto.
L’insieme dei centri di costo rappresenta quello che viene definito l’Organigramma aziendale (che in SAP definiamo come “Gerarchia Standard dei Centri di Costo”).
I centri di costo possono distinguersi in:
- Diretti (“produttivi”, direttamente collegati alla produzione)
- Indiretti (“non produttivi”, indirettamente collegati alla produzione)
- Ausiliari
- Di struttura (o Comuni)
La Contabilità per Centri di Profitto (“Profit Center”)
La contabilità per centri di profitto valuta e ottimizza la redditività di specifiche divisioni, reparti o unità operative.
Gli obiettivi principali sono:
- Valutazione della Redditività: Misurare la redditività di ciascun centro di profitto.
- Attribuzione dei Costi: Allocare accuratamente i costi diretti e indiretti a ciascun centro di profitto.
- Analisi delle Prestazioni: Analizzare le prestazioni finanziarie di ciascun centro di profitto per identificare aree di forza e debolezza.
- Pianificazione e Controllo: Utilizzare i dati finanziari per la pianificazione e il controllo delle attività future.
Un centro di profitto è un’unità organizzativa responsabile della generazione di entrate e profitti (es. linee di prodotto o servizio, aree geografiche, attività specifiche). In modo speculare ai Centri di Costo, all’interno della propria azienda è possibile organizzare la struttura dei Centri di Profitto (nota in SAP come “Gerarchia Standard dei Centri di Profitto”), al fine di ottenere un’analisi di redditività relativa agli oggetti che sono stati definiti come Centri di Profitto.
Conclusioni
Spero che questo articolo ti abbia aiutato a comprendere l’importanza di una corretta struttura e implementazione della Gerarchia dei Centri di Costo e dei Centri di Profitto nel software gestionale SAP, che rappresentano rispettivamente l’organigramma aziendale e le aree di redditività. Se hai commenti o suggerimenti, sarei felice di leggerli per migliorare i prossimi articoli.
Un Abbraccio,
Vale.